Per gli installatori che si occupano di sistemi di sicurezza antintrusione, la multinazionale Verisure è un gigante che ha assunto una posizione dominante, in quasi tutto il territorio nazionale, non giustificata da una migliore qualità dei servizi offerti.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha a disposizione diversi strumenti per contrastare l’abuso di posizione dominante, la pubblicità ingannevole e altre condotte illecite. Strumenti utili ma non sufficienti ad incentivare la crescita dei potenziali concorrenti.
Nei 10 anni trascorsi dall’arrivo di Verisure in Italia, nessuna azienda italiana è riuscita ad essere competitiva. Gli istituti di vigilanza più importanti dichiarano di gestire meno di centomila clienti, mentre Verisure ne ha già acquisiti circa trecentomila, con l’obiettivo di raggiungere il milione di clienti entro il 2030.
Una più equa redistribuzione delle quote di mercato è possibile. Non con la nascita di alcuni grandi concorrenti, ma con una concorrenza diffusa, che consenta a tutte le aziende, anche alle più piccole, di ritagliarsi il giusto spazio.
Il successo della Verisure dipende essenzialmente dalla potenza del suo marketing. Reso ancora più efficace dall’inesistenza di aziende in grado di sostenere gli investimenti necessari per eguagliare una presenza così pervasiva.
Per contrastare lo strapotere di Verisure è fondamentale organizzare un marketing altrettanto efficace, in grado di ottenere la stessa visibilità su tutti i mezzi di comunicazione disponibili, compresi gli spot trasmessi dalle reti televisive nazionali.
L’associazione AISSP è pronta. Tutti gli installatori interessati possono aderire, non soltanto per tutelare i loro legittimi interessi ma, soprattutto, per rendere i cittadini più informati e consapevoli dei rischi che derivano da un sistema di sicurezza inadeguato o non accuratamente personalizzato.